martedì 24 aprile 2012

TERRAMOSSA un film di Franco Arminio


“Abbiate cura di andare in giro
non restate fermi come uno straccio
sotto un ferro da stiro”

Se avete percorso qualche volta l’autostrada che va da Bari a Napoli con lo sguardo avrete sicuramente indugiato su uno scampolo di paesaggio che è  quella terra tra Lacedonia e Candela.
Quel tratto di strada dove i cartelloni annunciano: Vento forte tra Lacedonia e Candela.
Il film di franco Arminio è una serie di cartoline sull’Irpinia orientale, come la chiama lui, che si snodano tra i quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco.
Il cielo leggero, cupola capovolta ad abbracciare la terra, ora sereno ora nebbioso, nel turbinio del vento e della neve che accarezza le finestre, che qui non cade mai verticale, come dice il poeta, ma il vento la posa sui vetri, ricami di brina come sapiente lavoro di merletti.
La terra si apre allo sguardo con i colori delle stagioni: i campi arati e brulli, pendii obliqui su cui far scivolare i pensieri, paesaggi muti di neve e inverno, primavera accennata di foglie in gemma, mentre raccolgo con lo sguardo iris e narcisi selvatici, poi terra arsa dal sole, grano e stoppie, l’estate che avanza.
“Abbiate cura di credere alla bellezza”
L’acqua scivola sui pensieri che si afferrano solo per un momento, gocce di parole come mesto suonare di campane.
L’acqua che passa, non si ferma.
Per andare da un posto all’altro è necessario attraversare la terra di mezzo.
E sfilano case, statue di angeli che indicano il cielo e neve che torna sulla terra.
Ecco appaiono le pale eoliche, giganti buoni che sembrano strappate a una pagina di Cervantes.
La transumanza è un viaggio.
La rupe di Cairano se ne sta quieta e immobile come in una bolla di vetro, quelle che si vendono sui banchetti dei souvenir per turisti, quelle che se le agiti cade la neve.
Tramonti e lampioni accesi, il calore di una luce alla finestra fuoco dell’anima di chi si ritrova.
In Terramossa tutto passa e se ne va e noi siamo spettatori dietro il finestrino di un bus che attraversa una cartolina di un posto che è Stato-in-luogo.


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