giovedì 21 giugno 2012

Come cielo nuziale

-Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
Perché, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n'è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.- da: Il Cantico dei cantici

Come cielo nuziale, velo di stelle cadenti. Disilluse e discese.
Il raggio di luce è passato attraverso l’anello del rosone per posarsi perfettamente sull’anello del mosaico sul pavimento.
Le figlie di Sion a riempire le brocche di parole di un amore al pozzo vicino al sicomoro.
Gli incensi bruciati a spandere nell’aria il velo della sposa.
Eccola, porta in mano un mazzo di margherite, figlie dei campi e di quel lento sfogliarle in un gioco mai sopito di m’ama non m’ama.
Tutto era scritto nel libro lasciato vicino all’altare tra genuflesse candele.
Il tempo è lo scandire di un attimo, il dito in un anello e carovane di ondulanti cammelli per la cruna di un ago.
Come cielo nuziale, disilluso e disceso.
(21-06-2012)

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