domenica 27 gennaio 2008

E Radio City Music Hall trasmetteva a onde medie



































La nebbia saliva avvolgendo le finestre del mio appartamento al trentesimo piano sull’Upper West Side e la città ai miei piedi svaniva, era come trovarsi all’improvviso in aperta campagna in una sera di Novembre, ovattati di nulla.

New York dormiva la veglia delle sei.

I taxi si fermavano a Greenwich dove lavoravo.

Poi la sera i concerti a Radio City Music Hall da far ballare anche il Prometeo e vent’anni nelle tasche con il dollaro in ascesa.

Battuto al Nasdaq il prezzo più alto per il petrolio.

Che poteva importare ai newyorkesi quella sera, a spasso per Times Square, di quanto valesse l’oro nero.

Liquida la notte di dollari verdi nelle tasche a germogliare merletti di brina, le bocche di fumo.

La neve la mattina svegliava Central Park come in una cartolina, e la ramblas era nascosta ai grattacieli.

Briciole di pane per scoiattoli e pettirossi.

E Radio City Music Hall trasmetteva a onde medie, in cuffia, le mie scarpe al ritmo della maratona.






(Luglio 2007)

1 commento:

Maurizio Di Credico ha detto...

Che voglia di essere lì... soprattutto ora.
Un'altra cartolina così e parto, davvero... ancora una volta le ute parole valgono quanto un biglietto di sola andata, perchè è nella "ramblas" che mi piacerebbe perdermi, senza tornare indietro. Perdermi per la seconda volta...