domenica 10 novembre 2013

Brichét, fiammiferi Il Grillo editore

Brichèt, fiammiferi, il mio nuovo romanzo in uscita a fine novembre


Giovanni, Maria, Stefano, Luigi e Giacomo: cinque fratelli, i fratelli Revelli, quelli che chiamano i fratelli Brichét, che prima di andare a scuola sono alle prese con le scatole di cartone da piegare per gli zolfanelli prodotti nella loro modesta fabbrica di famiglia, appartenuta al loro padre morto in giovane età. È la zia Ninìn ora ad occuparsi della fabbrica, donna dalla forte tempra che un giorno ha preso in mano le redini della fabbrica per dare un futuro ai suoi nipoti.
La storia di una famiglia dalle salde radici, in un periodo di forti cambiamenti e tragici eventi a cavallo tra il primo dopoguerra e il secondo conflitto mondiale, vede i suoi protagonisti crescere, diventare adulti e partire seguendo il proprio destino, i propri sogni e talenti e tornare lì dove la fabbrica non c'è più ma una madre e una zia non sono mai andate via, conservando i propri lutti e tenendo uniti i loro destini. Un artista dallo spirito libero, una giovane donna che ha consacrato la propria vita a Dio, un ingegnoso falegname che costruisce nascondigli per gli ebrei, un genio dell'elettronica partito per il fronte, un meccanico con il suo sogno americano nei giorni del crollo di Wall Street.
Cristina Cardone in Brichét (fiammiferi) racconta con delicatezza la storia di giovani uomini e donne erranti alla ricerca del proprio posto nel mondo e nel tempo, in un mondo e in un tempo ardui e incomprensibili, mentre si parla di “guerra giusta”. Ben sapendo che non ci sono guerre giuste.

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