domenica 3 novembre 2013

La Croce di Malta



Parlava un inglese slang si capiva che era americano. Canadese. Per l’esattezza.
Fumava le Barclay. Rosse. Accanto al pacchetto aveva un accendino con l’immagine di un gatto.
Ma ora che ci ripensava non lo aveva visto fumare e durante la conversazione le aveva detto di non amare i gatti.
Squillò il cellulare dell’uomo che rispose. Parlò in arabo.
Lei alzò lo sguardo e sorrise, lui capì che conosceva la lingua.
-Conosci l’arabo?-
-Ho fatto un corso, tempo fa.-
Continuarono a parlare, poi a un tratto lui tirò fuori dalla tasca un sacchetto di seta bianca e lo porse alla donna. Lei lo prese, lo aprì, tirò fuori il gioiello, lo osservò, lo rimise a posto facendo un cenno di sì con il capo e lo mise nella borsa appoggiata su una sedia accanto alla sua.
Lui allora scrisse un indirizzo di posta elettronica sul retro di una ricevuta strappata a metà. Come se servisse per ricevere qualcosa.
-Cosa le fa pensare che le scriverò?-
-Il fatto che hai accettato senza fare domande.-
-Ma questa è un’altra cosa.-
-È la stessa.-
Lei si alzò. Lo stesso fece lui. Si strinsero la mano.
Era entrata.
Le maglie si sarebbero fatte strette man mano che avrebbe conosciuto i segreti.
Era come se camminasse dentro qualcosa fatto a forma di imbuto. Da un certo punto non avrebbe più potuto tornare indietro.
Era quello il punto in cui voleva arrivare.
Erano soldati senza armi, templari senza reliquie, erano depositari di un segreto ineluttabile, la verità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante e ben scritto, presentare una storia in poche battute è una sfida. Complimenti!
Annamaria

annamaria ha detto...

Interessante e ben scritto, presentare una storia in poche battute è una sfida. Complimenti!
Annamaria

annamaria49 ha detto...

Il commento precedente è mio,mi spiace che risulti anonima, eppure sono anch'io su blogspot.
Il mio indirizzo web è
annamaria-liberipensieri.blogspot.it