domenica 18 settembre 2011

Il lato B dell’Arneis

La Bianca saliva fino alla collina. Ogni mattino appena faceva giorno, il fazzoletto in testa, le cesoie o le ceste, a seconda delle stagioni. Se erano giorni di potatura o di vendemmia.

Ah, la Bianca. Sinuosa e morbida. Sempre generosa e sorridente. La Bianca non era mai sola.

-Nonno, ma sempre con questa cantilena- Mattia sbuffava mentre le sue gambette corte e abbronzate dondolavano sotto il tavolo.

Suo nonno sorrideva, un po’ lo faceva apposta, perché gli piaceva quella smorfia da piccolo adulto che si disegnava sul volto del nipote.

Vivevano sulla sommità della collina e di lì si dominava con lo sguardo, anche in un solo abbraccio distratto, il panorama morbido delle Langhe, i filari ben disegnati, più in basso i noccioleti, l’ansa del fiume.

Il Marchese di Barolo allargava le braccia, socchiudendo gli occhi, come a pesare la qualità dell’uva di quell’anno, o la siccità, o la temuta grandine, Mattia allora gli si avvicinava e diceva:

-In quella direzione c’è Torino, e là, se cammini per di là, arrivi sino al mare.-

Quante volte se l’era sentito ripetere.

Anche la Bianca era arrivata fino al mare, un giorno, di nascosto, con la Giulia e la Gilda.

Terra di vini corposi, di rossi importanti, impegnativi. Terra generosa.

Le uve bianche erano sorelle povere, vitigni coltivati per tagliare le uve Nebbiolo.

Il Marchese aveva una passione per il pesce. Venivano talvolta gli amici dalla Liguria ed erano sempre serate di feste, di tovaglie apparecchiate di tempo e di ricordi, di posti aggiunti, di posti vuoti di immancabili macchie di vino.

Il cappon magro, quello di U Santu, che saliva fin lassù per fare festa con l’amico di sempre.

Il Pigato che si portava appresso si sposava bene col pesce. Ma poi si facevano le grigliate di carne e la selvaggina e ardua era la lotta tra Barolo e Barbaresco.

Caparbio il Marchese scendeva nelle vigne a fianco dei contadini con le maniche arrotolate sui gomiti, lui lo doveva produrre un bianco, grande, famoso, amabile.

Nacque l’Arneis.

Mancava l’etichetta. Ci pensò un vecchio amico, il grafico Coppola che creò una grande B con gli occhielli vuoti così da spogliarne l’anima.

E sì, il lato B dell’Arneis.

Quel pomeriggio Mattia tornava da pesca con alcuni amici e lo zio Cesco.

-I pesce-gatto nonno- mostrò con orgoglio.

-Stai attento sai- disse con fare cospiratore il vecchio -questi non muoiono mai, conosco una signora che ne aveva comprato uno al mercato e riposto nel frigorifero. Tanto fu il suo stupore quando aprendo lo sportello trovò il pesce, vivo e vegeto e nel frattempo si era mangiato tutto quello che stava-

Il bambino rise di gusto.

Lo zio Cesco rivolgendosi al fratello disse: -Lo vogliamo provare questo Arneis?-

La tavola imbandita, la governante che si prodigava a servire i piatti e la bottiglia che si affacciava ora a un bicchiere ora a un altro.

-Niente male il lato B?- domandò il Marchese.

-Fratello.- lo riprese bonariamente Cesco pensando che si riferisse alla governante.

-Il lato B dell’Arneis. Che hai capito.- Loro, i fratelli Barolo.

Oggi Mattia è cresciuto, il Marchese si è fatto più vecchio.

La Bianca sale caparbia ancora tra le colline.

Oggi Mattia ha capito che la Bianca è la strada e non una bella donna, ma gli piace pensare, come faceva da bambino, che in verità la Bianca fosse una bella donna di cui era innamorato il nonno e che il famoso lato B dell’Arneis non fosse proprio riferito al vino.

La Bianca saliva fino alla collina. Ogni mattino appena faceva giorno, il fazzoletto in testa, le cesoie o le ceste, a seconda delle stagioni. Se erano giorni di potatura o di vendemmia.

Ah, la Bianca. Sinuosa e morbida. Sempre generosa e sorridente. La Bianca non era mai sola.

-Nonno, ma un giorno la Bianca arriverà fino qui?- domandò Mattia abbracciando la valle e i suoi filari, e i grappoli maturi.

Il Marchese stava seduto sulla sedia, una coperta a scacchi sulle ginocchia, lo sguardo lontano.

A un giorno, in cui anche la Bianca era arrivata fino al mare, di nascosto, con la Giulia e la Gilda.

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